Blockchain

Arte generativa, NFT e la co-creazione artista-collezionista. Un esempio

esempio arte generativa

L’arte è un gioco asimmetrico. L’artista crea, noi osserviamo, interpretiamo e, se siamo fortunati, contempliamo. Al limite interagiamo, in opere digitali e installazioni. È pur vero che, come afferma Achille Bonito Oliva, vi è “una coscienza che salda in uno spazio comunitario l’artefice dell’arte e il suo gratificato beneficiario”1. Ma l’atto generativo rimane un esercizio solitario. Però, sorprendentemente, l’arte digitale traslata nelle blockchain può attivare una nuova forma di genesi estetica, una fecondazione congiunta tra artista e collezionista.

L’arte generativa è un ensemble di programmazione e talento creativo.

Nelle sue forme più semplici è costituita da qualche riga di codice con istruzioni che generano schemi anche complessi a partire da elementi di base: linee, forme, colori. Kandinskij ne sarebbe fiero.

Non occorre essere informatici esperti per lavorare con queste tavolozze fatte di funzioni, variabili e generatori casuali di numeri. Esistono librerie dedicate in diversi linguaggi di programmazione, come p5 per Javascript. Una volta apprese le nozioni di base non è difficile creare artefatti intriganti.

Spesso questo tipo di arte genera pattern dinamici. Loop, finiti o infiniti, di forme che mutano, frattali che si dispiegano, onde che si rifrangono in un mare inesistente.

Figura 0 – Ross Hilbert “Whisplash” via DeviantArt

A questo punto entra in gioco la blockchain, l’attivatrice di co-creazione.

L’artista inserisce lo script dell’opera in uno smart contract, quello che servirà per “coniare” lNFT associato ovvero il suo “certificato di autenticità & proprietà” (ne ho parlato diffusamente qui). Nello script una o più variabili – chiamatele parametri se preferite – non sono ancora definiti; sono i semi (seeds) da cui germoglierà un’opera unica e diversa da ogni altra (anche se il codice è uguale).

L’opera, al momento, è ancora “in potenza”, non generata. Quando un utente l’acquisterà, l’hash della transazione (o un altro a esso associato)  definirà, opportunamente convertito, il valore dei parametri. Solo adesso l’opera prenderà forma, in tempo reale, sullo schermo del compratore: che gli piaccia o no, questo è il risultato del suo atto d’acquisto.

Come un committente che paga un’artista per un quadro lasciandogli carta (tela…) bianca.

Facciamo un esempio. Il codice seguente genera la figura 2 in basso se la variabile “seed” (in rosso nel codice) è minore o uguale a 50, la figura 1 se maggiore di 50. Prendiamo un hash di una transazione:

0x8ebf3bdb53f7648792272981fe24adb0d0c24ea55259306d867fb324316075c7

Si possono estrarre le prime due cifre (zero iniziale escluso), in questo caso 83. Il compratore vedrà quindi apparire la figura a destra, che sarà di sua proprietà esclusiva grazie all’NFT generato durante il conio. Naturalmente questa è un’opera unica, il codice sarà utilizzato solo una volta…

function setup () {
  createCanvas(windowWidth, windowHeight);
  noLoop();
}

function windowResized () {
  resizeCanvas(windowWidth, windowHeight);
}

function draw(){

  blendMode(BLEND);
  background(255);
  fill(222);
  blendMode(EXCLUSION);
  noStroke();

  const x = width / 2;
  const y = height / 2;

  const dim = min(width, height);
  const size = dim * 0.5;
  
  rectMode(CENTER);
  rect(x, y, size, size);
  ar = 249;
  br = 255;
  cr = 201;
  colq = color(ar, br, cr);
  fill(colq);
  
  push();
  translate(size / 4, size / 4);
  ellipse(x, y, size, size);
  pop();
  
  push();
  translate(-size / 4, -size / 4); 
  
  triangle(
    x, y - size / 2,
    x + size / 2, y + size / 2,
    x - size / 2, y + size / 2
  );
  pop();
  
  var seed = /* Primi due numeri hash transazione*/;
  if (seed <=50) {
    push();
    translate(size / 8, -size / 8);
    triangle(
      x, y - size / 2,
      x + size / 2, y + size / 2,
      x - size / 2, y + size / 2
    );
    pop();
 } 
  
}

Questi sono semplici esempi. Alcune opere del genere vengono vendute a diverse migliaia di euro ma ci sono artisti e piattaforme che cercano di sperimentare con maggior profondità artistica, emozionale e concettuale questa nuova forma di espressione creativa.

Quasi tutti i marketplace ospitano arte generativa. In particolare, Artblocks è nato per promuovere questo tipo di artefatti digitali attraverso un’iniziale selezione degli artisti che ospita. Qui sembrano esserci diverse opere che vanno oltre il mero esercizio di stile o, se volete, di programmazione minima. Diciamo che alcune denotano uno sforzo maggiore di altre.

Non posso però rinunciare a fare un confronto con opere in qualche modo simili realizzate in passato non solo da artisti ma anche da artigiani d’eccellenza. Un esempio sublime sono i pattern delle piastrelle dell’Italia meridionale realizzati nell’800 e raccolti in un volume della stessa epoca curato da un nobile tedesco. A voi il confronto.

Da Johann Eduard Jacobsthal, “Sud-italienische Fliesen-Ornamente”, 1886, Germania”
via frizzifrizzi.it

1 Robinson – La Repubblica 01/05/2021